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L'ideologico entusiasmo per la scuola in presenza

  Sulle pagine del Corriere della Sera, Galli Della Loggia ha scritto una severa tirata contro la DAD, intitolando il suo articolo: L’incomprensibile entusiasmo per la “DAD” . Ha inserito in queste righe tutte le banalità che di solito chi non s’intende di scuola accumula in poche parole: la didattica digitale non è scuola, esclude le fasce più povere e meridionali della popolazione. Sì, “meridionali”, aggettivo abbinato a “povere”: accostare i due concetti nasce dal pregiudizio secondo cui al Sud la civiltà ancora non arriva, e quindi il Sud non è Italia, o forse dall’amara constatazione - e se è così, il concetto andrebbe spiegato meglio - che le risorse economiche stanziate per il Sud inspiegabilmente vengono dirottate al Nord. Ma non è questo il punto focale della questione sollevata da Galli Della Loggia, sebbene meriti un approfondimento storico-politico e una riflessione su un problema forse ancora irrisolto che a suo tempo sollevò Giustino Fortunato in una lettera dl 1899 a Pas