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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

Scuola: il "rientro in sicurezza"

 Chi  non lavora nella scuola non può immaginare la confusione che in questi giorni la sta affliggendo. Non è necessario ripetere ciò che da mesi è sotto gli occhi di tutti. L'attenzione è stata volutamente deviata sulle pseudosoluzioni come il rinnovo degli arredi scolastici e l'acquisto di banchi monoposto o sedie con le rotelle, quando, a dire ilvero, la difficoltà di rispettare il distanziamento e di far usare correttamente la mascherina agli studenti, restano problemi insormontabili. Stiamo parlando di adolescenti, persone vive, in crescita, con ovvie esigenze di costruzione della consapevolezza della propria corporeità anche in rapporto allo spazio. I ragazzi in classe si muovono: il metro di distanza tra le "rime buccali" - ammesso che sia sufficiente per evitare i contagi - non potrà essere mantenuto costantemente. Risulta, poi, impensabile e ingenuo - se non ipocrita - suggerire l'uso delle mascherine a scuola: chi riesce a tenerle per 5/6 ore di seguito,